Titolo: La Psichiatra

Autore: Wulf Dorn

Casa Editrice: Corbaccio

Genere: Thriller

Anno di pubblicazione: 2010

Pagine: 399

 

TRAMA

Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine…

 

RECENSIONE

Credo che non ringrazierò mai abbastanza Annalisa, perché è grazie a lei se mi sono approcciata a questo genere e in particolar modo a questo autore. Ho amato questo libro, tanto da finirlo in 3 giorni. La storia è così adrenalinica che non riesci a smettere di leggere, hai sempre voglia di andare avanti e scoprire cosa accadrà.😍
“A volte si riesce a ingannare se stessi tanto a lungo da credere perfino alle proprie invenzioni.”
Il tema ricorrente in tutti i libri di Dorn è la mente umana 💭 e la capacità di quest’ultima di condizionare la vita della persona ed è proprio questa tematica a renderlo così interessante, grazie soprattutto alla capacità dello scrittore di raccontare in modo esaustivo ma senza rivelare troppi particolari. Ciò che mi ha molto colpito è la fiaba di Cappuccetto Rosso e tutti i riferimenti all’Uomo nero e alle filastrocche infantili con i relativi risvolti psicologici, che contribuiscono a creare un’atmosfera misteriosa e inquietante.
Insomma, un SIGNOR THRILLER!

Voto:

5/5

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