Titolo: Ho sposato un maschilista

Autore: Joanne Bonny

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Romanzo rosa

Anno di pubblicazione: 2019

Pagine: 510

TRAMA

Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare una rivista per donne, «Revolution». Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell’anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l’hanno iscritta al reality show Chi vuol sposare un milionario? Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata.

All’inizio Emma è furiosa solo all’idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l’obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto, a causa delle prove imbarazzanti, dell’atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi.

A complicare le cose ci si mette anche il fratello maggiore di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma. Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi: e se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?

RECENSIONE

Ho sposato un maschilista è stato definito la commedia romantica più divertente dell’anno (2019).

In effetti mi sono divertita molto a leggerlo perché ci sono delle situazioni talmente assurde da diventare comiche.

Una femminista convinta, un milionario maschilista, un reality show che potremmo definire trash e una competizione per conquistare il cuore del bel milionario. Questi gli elementi che caratterizzano questo romanzo. 

“Qualcuno deve dare una lezione a quel donnaiolo da strapazzo e quel qualcuno sono io.
Lo farò cadere ai miei pedi e poi gli spezzerò il cuore senza pietà.
Marco Bernardi, hai appena firmato la tua condanna”

Avevo molta  curiosità di leggere questo libro e le mie aspettative non sono state deluse perchè è effettivamente una lettura leggere, comica, frizzante, che affronta una tematica importante, quella della parità dei sessi. Nel romanzo vengono distinti due tipi di femminismo: uno più moderato e l’altro che punta all’estremo, verso la sottomissione degli uomini. 

La fine del romanzo dà un quadro molto bello di quello che deve intendersi il femminismo: parità dei sessi, stesse opportunità, stessi trattamenti. Soprattutto arriva il messaggio che non bisogna fermarsi alle apparenze e che le donne devono essere più unite e solidali tra loro per non far prevalere l’invidia e la rivalità.

“Il fatto è che in tutte noi, anche nelle più incallite femministe, si nasconde una fanciulla romantica che ogni tanto desidera essere ammirata e corteggiata da un bell’uomo. Non sei d’accordo?”

L’unico punto critico è la parte centrale del romanzo in cui il racconto procede in maniera lenta rispetto alla parte iniziale e finale del romanzo.

I personaggi sono descritti in maniera dettagliata: è facile identificarsi nella protagonista, Emma e avere una certa antipatia nei confronti di Marco, un maschilista convinto!

Per l’importante tema trattato e per l’ironia e l’assurdità delle situazioni narrate, Ho sposato un maschilista è sicuramente una lettura consigliata, piacevole e leggera.

 

Voto:

4.5/5

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