Titolo: Quello che conta davvero

Autore: Monica Menin

Casa editrice: Blueberry Edizioni

Genere: Drama/Romance

Anno di pubblicazione: 2021

Pagine: 230

 

TRAMA:

 

Si può davvero dimenticare un grande amore? Per Edward Sullivan la risposta è: no. Edward oggi è un ventottenne realizzato sul lavoro, è un apprezzato giornalista freelance che collabora con le più importanti testate giornalistiche degli Stati Uniti viaggiando da un capo all’altro del paese. Le sue giornate sono frenetiche; la sua vita sentimentale praticamente inesistente a causa dei continui spostamenti.

Decide, così, che è arrivato il momento di rallentare e inizia a collaborare con una piccola realtà locale: il Mirror Post di Carson City, in Nevada. In questa cittadina, senza alcun preavviso, si “scontra” casualmente con colei gli aveva rapito il cuore anni prima.

Si tratta di Amelia, la sorella, all’epoca sedicenne, del suo migliore amico ai tempi del college. Come un fulmine a ciel sereno, riaffiorano immediatamente quei sentimenti ignorati per troppo tempo a causa della differenza d’età. Si ritrovano nel momento peggiore che potesse capitare loro ma, nonostante nuove insicurezze ed esitazioni, riuscirà l’amore a trionfare e a far scoprire loro quello che conta davvero?

 

RECENSIONE:

 

L’autrice ci pone una bellissima domanda “l’amore può farci capire cosa conta davvero?”

Secondo me può! L’amore è in grado di fare tantissime cose, ti permette di vivere anche quando la vita stessa ti volta le spalle e non c’è cosa più bella di questa. Leggendo questo libro ho capito che spesso si dà tutto troppo per scontato, ma la vita non è così, sarà anche una frase fatta ma la vita è davvero troppo breve per perdersi nei rimpianti e nella paura, la vita va vissuta fino in fondo per poi lasciarla con un sorriso stampato in viso.

Quando ho iniziato questa storia ero un po’ scettica, perché non c’è un classico inizio, questo libro ti butta sin da subito sul tema principale della storia, non c’è una particolare descrizione dei personaggi o dei flashback che ti permettono di capire il carattere dei protagonisti, questo libro te li fa conoscere mentre  loro stessi vivono le loro avventure ed è un aspetto che ho amato particolarmente ponendo così fine al mio scetticismo. In questa storia conosciamo Edward ed Amelia, due ragazzi cui il destino ha deciso di metterli alla prova. Amelia alla sua giovane età si trova costretta ad affrontare una terribile malattia e quando rincontra dopo tanti anni il suo primo amore tutto le crolla addosso, rivedere Edward dopo così tanto tempo provoca in lei una serie di forti emozioni che come uno schiaffo in pieno viso le fanno capire che lei non potrà mai permettersi di innamorarsi e vivere la propria vita al fianco di un’ altra persona che la ricambia, questo perché lei è una “bomba ad orologeria” potrebbe scoppiare da un momento all’altro e travolgere chiunque ci sia intorno, per questo decide di tagliarlo completamente fuori dalla sua vita e di isolarsi; ma fortunatamente Edward non è della stessa opinione e farà di tutto per conquistarla.

La mia vita amelia? 

Questa è la mia vita, sei tu la mia vita, dove pensi che dovrei andare senza di te?

Il tema principale di questo romanzo non è solo la malattia o l’amore in sé bensì cosa si è disposti a fare per amore e l’autrice riesce a spiegarlo in maniera impeccabile. Amare non è solo dirsi “ti amo”, amare non è solo ricevere, amare è donare se stessi a qualcuno, è fidarsi, amare è un sentimento che dura nel tempo e si costruisce giorno per giorno, nasce spontaneamente ma va nutrito e coltivato.  Amare significa apprezzare qualcuno per quello che è, con i suoi pregi e difetti, o in questo caso con i pregi, i difetti e ciò che il destino ha in serbo per Amelia ed Edward. Ma Edward la ama sinceramente, desidera il meglio per lei, volendole stare vicino sia nei momenti positivi che in quelli difficili della sua vita. Inoltre amare vuol dire anteporre la felicità dell’altro ed è proprio quello che Edward fa cercando di far vivere ad Amelia gli ultimi suoi mesi di vita in tranquillità, serenità e tanta tanta felicità, facendole fare tutto quello che a causa della malattia non ha mai provato. Questo per me è amore.

Questa storia mi ha fatto piangere davvero tanto, perché per quanto possiamo averla già vista in un film o letta in un libro, rimane pur sempre qualcosa di attuale e vero.. e ogni volta che mi capitano storie del genere non posso far a meno di immedesimarmi nei personaggi e chiedermi se io potessi mai avere il loro coraggio nell’affrontare tutto questo.

Si è dimostrata una storia che vale la pena leggere, che trasmette tanto e che fa riflettere molto. Purtroppo inutile dire che non c’è un lieto fine e questo è quello che mi ha fatto render conto di quanto tutto questo potrebbe essere vero, di come ognuno di noi potrebbe ritrovarsi ad affrontare queste situazioni e anche una cosa semplicissima come innamorarsi possa rivelarsi difficile. L’autrice mette in evidenza sia Edward che affronta la notizia della malattia, che Amelia che la affronta, mettendo in risalto i loro momenti di felicità, ma anche di buio totale dove ciò che gli resta è farsi forza l’un l’altro, fin quando il bastardo non avrà vinto, o almeno è così che la pensa Amelia, afferma che lui ha vinto, ma secondo me non è così, perché lei ha avuto la forza di lottare sino alla fine, di vivere sino alla fine e di amare sino alla fine forse come una qualunque persone “normale” nemmeno riuscirebbe a fare, e ce lo dimostra nella lettera finale che lascia al suo amato prima di andarsene!

Ci sarebbero tantissime cose su cui discutere in merito, ma concludo col dirvi che questo è uno di quei libri che devono essere letti per forza, quindi che dirvi…. Buona lettura! 

Voto:

5/5

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