Titolo: Nell’addio

Autore: Federico Larosa

Casa Editrice: Merlino Edizioni

Genere: Narrativa Italiana – LGBT

Anno di pubblicazione: 2019

Pagine: 236

TRAMA

“Nell’addio” è la storia di Edoardo, uno studente universitario appassionato di cinema, musica e filosofia che vive a Roma con la madre. Per mantenersi agli studi, Edoardo lavora come commesso in un negozio di abbigliamento insieme alla migliore amica Giorgia, che sta attraversando un momento di grande confusione a causa di un segreto che nasconde da anni.

Edoardo è gay, la sua famiglia non lo sa, e non ha mai avuto una relazione significativa, forse anche a causa delle sue paure legate al sesso. Una sera di settembre, su una chat di incontri, conosce Alessandro, un uomo più grande di lui, istruttore di fitness e attore di fiction. Questo incontro porterà Edoardo a prendere delle decisioni lasciate in sospeso da troppo tempo.

“Nell’addio” è un romanzo di formazione in cui amore e amicizia, paure e speranze, scoperte e rivelazioni scandiscono la crescita del protagonista e le sue relazioni con tutti gli altri personaggi della storia.

RECENSIONE

Nell’Addio è un romanzo di formazione a tema LGBT, romanzo di esordio di Federico Larosa.

Narra la storia di Edoardo, un ragazzo omosessuale di ventitrè anni, che incontra per caso Alessandro, un ragazzo molto più grande di lui e tra loro la chimica è subito evidente.

Edoardo è un ragazzo molto sensibile, con un forte senso della morale, appassionato di cinema e che lavora in un negozio di abbigliamento.  Si trova in quella fase della sua vita in cui sa, probabilmente, chi è, ma non vuole ammetterlo, non vuole rivelarlo alla sua famiglia. Ha paura di una delusione, e ha difficoltà a fidarsi di un’altra persona. Alessandro sarà per lui una manna dal cielo, proprio perché sarà lui a insegnargli ad accettare sé stesso.

Il libro presenta molti punti su cui riflettere. Prima di tutto:

La storia d’amore tra Edoardo e Alessandro viene narrata come qualsiasi altra storia d’amore: i primi messaggi, le prime chiamate, la delusione di non aver ricevuto un messaggio di risposta, la felicità nel ricevere una sorpresa; tutte fasi, dal corteggiamento fino a una maggiore complicità, che sono proprie di ogni storia d’amore. Nel libro tutto questo viene descritto in una maniera molto bella e delicata e in una forma quanto più pura possibile dell’amore e dell’innamorarsi di una persona, mostra la parte migliore dell’essere innamorati.

Il romanzo segue il punto di vista di Edoardo, per la maggior parte dei capitoli, ma alcuni di essi propongono il punto di vista di altre persone che fanno parte della vita di Edoardo: la madre, che, dopo il divorzio con il marito, si è trasferita a Roma con Edoardo, iniziando una nuova vita da sola; la sorella, che è rimasta a vivere con il padre, dopo il divorzio dei genitori, con cui Edoardo non ha un buon rapporto; l’autista del bus notturno, Marcello, in cui Edoardo trova un amico e confidente; la migliore amica, Giorgia, che deve fare i conti con una scelta sbagliata fatta tanto tempo fa.

Questi punti di vista aggiuntivi danno più spessore e ricchezza al romanzo, facendoci capire che il nostro pensiero riguardo a un dato comportamento non sempre corrisponde a verità, e quindi è necessario sempre confrontarsi, parlare con l’altro per accogliere anche il suo punto di vista.

Oltre a questo, il libro mi ha lasciato il messaggio che, se vuoi qualcosa, devi andare a prenderla. In amore non esiste orgoglio. Basta con tutti i pensieri, basta con “fasciarsi la testa prima di romperla”. In amore si deve rischiare, si devono fare pazzie, anche solo per non rimanere con il rimpianto di non averci provato.

Soprattutto, questo libro rappresenta un percorso di maturazione per Edoardo!  Il concetto di accettare sé stessi, non avere paura di mostrarsi per quello che si è, anche alla propria famiglia, ritorna nel libro. E non è un concetto scontato, immediato, ma presuppone sofferenza e coraggio.

A parte tutto questo, lo stile di scrittura mi è piaciuto molto: scorrevole, semplice, immediato, con una ricchezza di particolari impressionante: descrizioni dettagliate dei luoghi in cui si svolge la scena, dell’abbigliamento usato, del cibo, tutti particolari che fanno immedesimare ancora di più il lettore nella scena narrata.

Un libro sulla crescita personale e su una storia d’amore molto bella, che fa sognare. E, secondo me, finchè questi libri verranno catalogati come LGBT, non ci sarà un passo avanti. È un amore omossesuale, ma è pur sempre amore. Per spiegarvi ciò che sento, cito una bellissima frase di una canzone di Ermal Meta:

“Senza nome io, senza nome tu, e parlare finché un nome non ci serve più!”

Voto:

4.5/5

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