Titolo: Il giglio nero (vol.1)

Autore: Roberta Puglielli

Casa Editrice: Ode Edizioni

Serie: duologia

Genere: investigativo, gialli e thriller

Anno di pubblicazione: 2021

Pagine: 250

TRAMA

Stafford Graves è un affermato investigatore che ha rinunciato alla sfera privata pur di raggiungere i successi professionali. Megan Black è una donna forte e determinata, ma con una vita già segnata dalla follia umana. “Due gocce d’acqua nel fango della vita” sono le parole che Megan rivolge al freddo Stafford durante uno dei loro molteplici casi. In una Londra cupa e indifferente una grande storia di umanità e amore. 

RECENSIONE

Il giglio nero è la Storia di Strafford Graves, investigatore privato londinese che collabora con la polizia. Un giorno si presenta nel suo appartamento il Giglio nero, una donna che ha bisogno del suo aiuto. Deve portare avanti la sua vendetta, e Graves è la persona giusta per aiutarla a portarla a termine. Graves considera tutto ciò un lavoro come un altro, ma fino ad un certo punto… infatti, quando le cose si complicano, farà delle scelte che neanche lui si sarebbe aspettato di fare.

Il Giglio Nero è il primo libro di una duologia, un giallo investigativo, che ricorda molto Sherlock Holmes: abbiamo un investigatore eccentrico e sui generis, che abita al 213 di Blind Street a Londra e ha un aiutante medico, Robert Wilson.

L’investigatore Strafford Graves è un personaggio che ha un’intelligenza sopra la media, una grande capacità di risoluzione dei casi; viene considerato un genio, dal carattere particolare e singolare. Una persona razionale e distaccata, poco incline ad ammettere i suoi sentimenti e far trasparire le sue emozioni.

Dall’altra parte troviamo il Giglio nero, o meglio Megan Black, una donna che ha avuto un passato molto delicato, ha subito un evento traumatico che ha sconvolto la sua vita e le ha fatto perdere tutta la sua famiglia. È da quel giorno che medita vendetta, anni di dolore, odio e rabbia. Megan è una donna forte e decisa, scaltra e sagace, ma che ritroviamo a volte anche fragile, pronta ad esprimere i suoi sentimenti e iniziare a fidarsi di qualcuno dopo tanto tempo.

Due personaggi, Strafford e Megan, che vengono definiti come “due gocce d’acqua nel fango della vita”: è molto bella la descrizione dei loro sentimenti che nascono piano piano, il loro evolversi e crescere, maturare, sia come singoli ma anche come coppia.

Questa parte è centrale nel libro. La parte investigativa e di azione è presente, ma ogni avvenimento sembra teso a rafforzare la storia “d’amore” tra i due protagonisti, ad avvicinarli, rendendo quindi il tutto molto confusionario e a volte superfluo.

La trama è molto interessante e con molto potenziale, ma poi nello sviluppo pratico della stessa c’è quel qualcosa che manca o è di troppo, che toglie linearità e coerenza al racconto, rendendo la lettura poco fluida e scorrevole.

L’evoluzione e la maturazione dei due protagonisti, il loro avvicinarsi e allontanarsi, la paura di esprimere i propri sentimenti e mostrarsi fragili, sono degli aspetti del romanzo che ho molto apprezzato. La storia tra l’eccentrico Investigatore e il Giglio Nero nasconde, secondo me, il messaggio principale che il libro vuole lasciare: c’è sempre una seconda possibilità, una rivincita, riuscire a superare il proprio passato per essere pronti a godere del presente e di tutto ciò che può offrire, per essere finalmente felici.

Aspetto, quindi, il secondo libro della duologia, per scoprire cosa accadrà tra i due protagonisti 😉riusciranno a superare le loro paure?

Ringrazio l’autrice e la Ode Edizione per la copia digitale del libro e Emy Rose per l’organizzazione del Review Tour.

Voto:

3.5/5

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