Titolo: I geni della follia

Autore: Irene Catocci

Casa Editrice: Ode Edizioni

Genere: Thriller con sfumature dark romance

Anno di pubblicazione: 2021

Pagine: 300

TRAMA

Davide Profeta è un abile avvocato di giorno e un instancabile serial killer di notte. Non ha rimorsi, non ha pietà e l’unica coscienza che conosce è quella malata della madre. Quando sulla sua strada incrocia Noah sarà costretto a fare i conti con l’abominio che alberga nella sua anima.
Da Rimini ad Avers, I Geni della Follia racchiude la storia di due uomini destinati a condividere il Male.

RECENSIONE

I geni della follia narra la storia di Davide Profeta, un uomo che ha una doppia vita: di giorno è avvocato e di notte invece diventa un serial killer. Ha avuto un’infanzia molto complicata: una madre molto religiosa e che vede il peccato e il diavolo dappertutto. E, per espiare i peccati del figlio, fa le cose più impensabili e traumatiche, come trattenere la sua testa a lungo all’interno di un contenitore pieno d’acqua, in modo da purificare la sua anima dalle pulsioni omosessuali.

Davide cresce all’interno di questo ambiente molto chiuso, molto bigotto, con un padre completamente assente. Per questo nega la sua omosessualità, crede di essere “immondo, innaturale e uno schifoso sodomita”, come gli ripeteva la madre. Ancora oggi, trentenne, vive la sua vita tenendo le apparenze: una vita perfetta, una bellissima fidanzata, un lavoro in cui è stimato da tutti, ma il suo passato non lo lascia in pace, l’odio, la rabbia, le fantasie più brutali e sanguinarie lo portano alla sua follia omicida, a uccidere gli altri, omosessuali, per purificare sé stesso dalla propria omosessualità.

Tutto questo finché non incontra Noah. Noah è un ragazzo, anch’esso omosessuale, che lavora in un pub. Dal giorno in cui Davide incrocia gli occhi di Noah, sa che non è come tutti gli altri ragazzi omosessuali, ma è molto speciale. Da lì inizia una storia che troverà Davide a combattere sempre con le sue pulsioni omicide, a difendere il suo amore per Noah, cercando un equilibrio difficile da trovare.

Questo libro mi ha lasciata sinceramente molto sconcertata. È un libro che lascia il segno, lascia un senso di inquietudine pazzesco e ora vi spiego il perché.

La storia viene narrata dal punto di vista del serial killer, tranne qualche capitolo in cui viene affrontato il punto di vista di Noah. E’ un libro molto crudo, che non lascia niente all’immaginazione, cioè ti dice le cose come stanno e quindi si fa molta fatica a comprendere tutte le azioni e i pensieri del serial killer, di Davide Profeta, si fa molta fatica ad entrare nella sua testa, a capire le motivazioni delle sue azioni, finché non accettiamo il fatto che siano illogiche e frutto di una mente malata.

Dall’altra parte troviamo Noah, un ragazzo che non si vergogna di mostrare la propria omosessualità e rimane molto affascinato da Davide. Dal loro primo incontro, sa che lui può farlo felice, ma naturalmente deve fare i conti con la sua parte più oscura, crudele, violenta e illogica.

Molte volte, soprattutto nel secondo libro, mi sono trovata a chiedermi: “Ma Noah, sei serio?”. Perché, gli atteggiamenti di Davide ci sforziamo a capirli, quelli di Noah un po’ meno…  certe volte, mi ha dato molto fastidio il suo comportamento, il suo non riuscire a comprendere che il rapporto con Davide è solo un rapporto malato, ossessivo, un amore geloso. Noah è sicuramente innamorato di Davide, ha bisogno di lui, lo fa stare bene, ma come fa a perdonargli tutto? Anche un omicidio?

RABBIA: questo è il sentimento di fondo mentre si legge questo libro. Rabbia per tutto ciò che Davide fa, che viene raccontato poi nei minimi dettagli; conosciamo, infatti, tutte le emozioni che Davide prova mentre sta uccidendo le sue vittime, verso cui non prova nessuna pietà e nessuna empatia. Rabbia nei confronti di Noah e la paura che possa essere troppo influenzato da Davide e che non riesca a vedere la realtà così com’è.

Un libro sicuramente molto affascinante, ma che ti lascia quel senso di rabbia e di ingiustizia, quel senso di illogico che non puoi capire, ma che devi prendere così com’è, avendo la speranza che la storia possa concludersi in maniera positiva, in tutta la sua illogicità.

Ecco perché, quando leggete questo libro, tenete la mente molto aperta, perché se vi concentrate su quello che è giusto e quello che è sbagliato, lo condannerete e lo abbandonerete alle prime pagine.

Un libro quindi che mi è molto piaciuto, che mi ha scosso dentro e mi ha fatto provare un sacco di emozioni diverse. Per questo, lo consiglio.

Voto:

4/5

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