Titolo: Chiaro di luna

Autore: Paolo Biagioli

Casa editrice: Auto-pubblicato

Genere: Drammatico

Anno di pubblicazione: 2020

Pagine: 112

 

TRAMA

 

Pietro Marras ha trentanove anni, vive e lavora a Vercelli con Chiara, sua moglie, e scrive libri. Un giorno di dicembre, però, il suo cuore si ferma, per la terza volta in quattro anni. La corsa, disperata, in ospedale, e il timore della morte che torna a insediarsi, prepotente, nella sua testa. Quando riapre gli occhi, Pietro sembra non trovare più nulla che lo stimoli. Poi, però, il caso vuole che un articolo presente su una vecchia rivista poggiata accanto al suo letto sia capace di riavvolgere il nastro della sua memoria, riportandolo indietro nel tempo di ventidue anni, al quarto anno di liceo.

 

RECENSIONE

 

Il lettore si ritrova quindi catapultato nel passato, esattamente, nel 1998, e rivive tutta l’adolescenza del protagonista, le uscite con gli amici, le uscite in barca e i momenti passati con Clem, una ragazza che ha un posto speciale nel suo cuore con la quale ha condiviso tutti i suoi momenti più belli e per questo non la dimenticherà mai.

 

Ovviamente per capire il perché Clem sia così speciale dovrete leggere il libro, io non posso svelarvi di più. Posso solo dirvi quanto ho apprezzato questo romanzo, che è stato in grado di suscitarmi delle bellissime emozioni e mi ha fatto commuovere.

 

L’autore, il nostro caro Paolo Biagioli è stato molto bravo nel ricostruire e descrivere alla perfezione il periodo storico, attraverso la musica e i film è riuscito a far rivivere al lettore quel periodo e quella determinata ambientazione, è stato eccellente nel creare un contorno molto curato, ma ovviamente non si è limitato solo a questo è stato formidabile anche nel farmi affezionare non ad uno ma ad entrambi i protagonisti e a tutti i personaggi, dando loro delle connotazioni particolari che è impossibile fare altrimenti. Ritorniamo quindi alla cura dei minimi dettagli che l’autore ha avuto in questa storia.

 

Un consiglio che mi sento di darvi è di affrontare questo libro nella maniera più serena possibile, per quanto vi siano degli indizi che lasciano intuire qualcosa verso la fine del libro, il finale risulta allo stesso modo spiazzante, toglie il fiato, ti fa rimanere a bocca aperta, e tu puoi solo star lì a chiederti “Perche?” “non è giusto”.

 

Altrettanto importanti sono i dettagli e la cura con cui l’autore introduce delle leggende prettamente orientali come quella del filo rosso, oppure tutta la parte dedicata alle costellazioni, che hanno dato un tocco di classe e dolcezza in più al romanzo e soprattutto che hanno fatto commuovere un sacco.

 

Ho amato la scrittura dell’autore, molto fluida, lineare, trasparente. Un romanzo davvero ben scritto che assolutamente merita di essere conosciuto e letto. Lo consiglio vivamente perché è un libro che mi ha rapita totalmente e per cui vale davvero la pena spendere del tempo!

 

Voto:

5/5

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